Finalmente è giunto il momento di svelare i significati divinatori delle trentadue carte che compongono l’Oracolo di Madre Natura.
Prima di Natale, in un primo articolo, l’Oracolo di Madre Natura, abbiamo visto la storia e le caratteristiche stilistiche ed estetiche di questo mazzo dell’Inghilterra vittoriana. L’articolo Oracolo di Madre Natura 2 ci ha introdotti al suo uso in divinazione, finalmente vedremo nel dettaglio il significato divinatorio delle prime sedici carte.
L’Oracolo della Natura, i significati
In rete si trovano molti siti che riportano i significati sintetici delle carte. Come ho già detto, tuttavia, il mazzo è giunto fino a noi privo del libretto con i significati originali del mazzo. I curatori dell’Enciclopedia “Le carte della Divinazione” hanno attribuito il valore simbolico a ciascuna carta basandosi sul linguaggio dei Fiori in voga nell’Ottocento; tutti i siti riportano questa chiave di lettura.
Pur apprezzando il lavoro dell’enciclopedia ho trovato quelle chiavi piuttosto scarne; perciò ho deciso di approfondire i significati simbolici delle carte partendo proprio dal linguaggio dei fiori.
Di seguito riporto i risultati delle mie ricerche e dei miei esperimenti.
Come leggere le schede
Ho già spiegato come leggere le schede dei significati nell’articolo Oracolo della Natura 2; nello stesso articolo troverete anche come leggere e interpretare le carte, credo, però, che sia bene riportare anche qui, in breve la struttura del mazzo. Ogni immagine contiene tre interpretazioni che traducono nel linguaggio moderno le antiche istruzioni cartomanti che del XIX secolo:- Attitudine del consultante di fronte a una situazione concreta;
- Attitudine del consultante in relazione con gli altri;
- Azioni e situazioni provate dal consultante.
- vi sono, infine, dei significati simbolici aggiuntivi che danno profondità alla previsione e vanno inseriti dopo un attento studio della stesa. Si tratta di significati aggiunti da me e legati al valore simbolico del fiore. Hanno lo scopo di rendere più facile e completa la lettura dell’Oracolo della Natura, fornendo più informazioni sul significato divinatorio di ciascuna carta.
Significati divinatori Oracolo della Natura
1 Myrtus Communis (mirto)
Amore, verginità.
- Contrattempi che vengono superati Grazie all’amore.
- Troppe energie sprecate per la persona amata.
- Più si danno prove di sottomissione, più la persona amata sembra allontanarsi.
Significati divinatori aggiuntivi
Arboscelli i cui fiori sono minutissimi, bianchi, di un gradevole odore. Presso gli antichi, il mirto era consacrato a Venere. In Atene i supplicanti ed i magistrati, portavano corone di mirto. Anche se allorquando si recitavano versi di Eschilo e di Simonide, cingevano il capo con una corona di mirto. Nei banchetti giulivi, un ramo di quell’albero passava di mano in mano, insieme con la lira: il che equivaleva ad un invito che facevi ad ogni convitato di cantare, alla sua volta, alcuni versi erotici, ovvero Amorosi!
2 Polygala abara (poligala)
Fiducia.
- Eccesso di fiducia in una situazione gratificante.
- C’è una persona che si dimostra degna di fiducia.
- Troppa compiacenza in se stessi: nonostante si desideri migliorare non si vuole rischiare niente.
3 Leucanthemum vulgare (Margherita)
Candore, innocenza, grazia, bontà, ci penserò.
- Eccesso di considerazione e, in un certo modo, paura dei pregiudizi altrui.
- È d’obbligo diffidare degli ipocriti.
- Arriverà un falso amico che porterà discordia in famiglia.
Le proprietà profetiche della margherita
Secondo un’antica credenza se una bambina raccoglieva un mazzo di margherite a occhi chiusi, il numero dei Fiori corrispondeva agli anni che mancavano alle sue nozze.
Quando una giovane donna riceveva una proposta d’amore, per dare una risposta affermativa sfoggiava una ghirlanda di margherite sul capo.
Alla margherita sono da sempre attribuite facoltà profetiche: chi non ha mai sfogliato i suoi Petali per farsi svelare dall’ultimo rimasto secchi hanno il cuore “M’ama o non m’ama?”.
Pare che la pratica di interrogare la margherita, sia nata in epoca vittoriana da una cameriera dal cuore spezzato, la quale, per non cadere nella disperazione, desiderava trovare di nuovo un corteggiatore che la masse.
Linguaggio dei fiori
Nel linguaggio dei fiori, la margherita ha significati positivi: è considerata il fiore della purezza e dell’innocenza, della semplicità e della modestia. in particolare simboleggia l’innocenza giovanile, tanto che un tempo le fanciulle erano solite tenere questo fiore tra le ciocche dei capelli.
Durante il Medioevo le fanciulle usavano presentarsi agli spasimanti con il capo Cinto da una corona di margherite per indicare la loro purezza e invitarli a desistere dal corteggiamento.
Le antiche tradizioni magiche e simboliche
Secondo la tradizione celtica La margherita è stata creata dagli dei che, per lenire il dolore dei genitori di fronte alla perdita di un figlio durante il parto, avevano sparso sulla terra le margherite, come simbolo di innocenza.
In passato, era tradizione Popolare credere che sognare le margherite portasse fortuna. Ma solo se succedeva durante la primavera o l’estate. se le margherite, invece, venivano Sognate in autunno o in inverno, ci si doveva aspettare un destino sfortunato.
In Inghilterra, i cavalieri medievali che andavano in battaglia, se erano innamorati, portavano con sé una margherita, mentre le fanciulle aspettavano con pazienza il loro ritorno disegnandola.
Nell’antica Roma, i chirurghi che seguivano le legioni in battaglia impegnavano col succo delle Margherite le bende con le quali curavano le ferite. le foglie fresche triturate servivano per trattare ulcerazioni, contusioni, pelle screpolata, la pianta come rimedio per per tosse, asma, nervosismo, sudorazione notturna, itero.
4 Aconitum napellus (aconito)
vendetta, amore colpevole
- Sbagliarsi per un equivoco è un errore In più.
- La persona odiata non è così malvagia come appare.
- Una donna agirà per vendetta ma solo la giustizia porterà alla felicità.
I miti
I fiori di aconito, Per il loro particolare aspetto è per il fatto di essere velenosi, hanno dato spunto a miti e leggende, che dà sempre indicano questa pianta come il fiore della vendetta e dell’amore colpevole.
Secondo la mitologia greca, Cerbero – il cane a tre teste di Ecate, regina dell’Ade – “custodiva” i semi di aconito nella bava. Quando Eracle rapì il cane dagli inferi, lo trascinò schiumante di rabbia sulla terra, favorendo in questo modo la diffusione dei semi lungo tutto il percorso: e così che i semi di aconito arrivarono in questo mondo.
Secondo la tradizione norvegese l’aconito, invece, rappresentava l’elmo di Odino, il più valoroso guerriero teutonico. L’elmo una volta indossato conferiva chiunque il potere di rendersi invisibile agli uomini.
L’aconito è inoltre il fiore sacro alla dea della notte, e, la quale utilizzava la pianta per trattenere gli sfortunati mortali che capitavano nella sua dimora nel mondo sotterraneo.
I poteri magici
Nel Medioevo si pensava che quest’erba venisse utilizzata dalle streghe per compiere malefici e avvelenamenti, in particolare era considerata l’ingrediente principale di un unguento del quale si servivano le fattucchiere per volare al Sabba (l’incontro di tutte le streghe con il diavolo) sopra i leggendari manici di scopa.
5 Cupressus sempervirens (cipresso)
Speranza. Lutto, melanconia, morte.
- Non bisogna mollare la presa fino a quando non si è sicuri del risultato.
- Una persona nella quale si è riposta fiducia porterà grandi benefici.
- Qualcuno o qualcosa limiterà le conseguenze dei propri obiettivi.
Albero sempreverde, della famiglia dei coniferi (il cui frutto è un cono). prezzo gli antichi il cipresso era l’emblema del lutto; si piantavano I Cipressi attorno alle tombe, e tutto di se ne vedono ornare le necropoli delle più grandi città. la favola dice che Ciparisso, in pena dell’amore ardentissimo che aveva presso una Ninfa sacrata al culto di Diana, venne da Giove, ad intercessione della dea, cangiato in cipresso.
6 Primula auricula (primavera)
Indiscrezione. Prima giovinezza, adolescenza.
- Pentimento per aver reso pubblico un segreto di un’altra persona.
- Rimproveri a qualcuno per la sua indiscrezione.
- Non bisogna lasciarsi guidare dal l’influenza di persone strane.
Questa pianta fiorisce ai primi bei giorni di primavera, da ciò il suo nome punto Chiama Sì anche primoletta.
7 Sempervivum tectorum (sempreverde)
Riconoscenza, Costanza, fedeltà eterna.
- Gratitudine ni confronti di qualcuno per il suo aiuto.
- Riconoscimento da parte di una persona a cui si è dato aiuto.
- Favori passati che si trasformano in obblighi nel presente.
8 Calendula officinalis (calendula)
Sofferenza. Amore appassionato.
- Il ricordo della felicità passata porterà dolore.
- Le pene inflitte ad altri si pagheranno prima o poi.
- Preoccuparsi per il futuro quando è ancora tempo di sofferenze.
Il nome di questo fiore deriva dal latino Calendae, che era per i romani il primo giorno del mese: la calendula fiorisce infatti una volta al mese durante l’estate. Era chiamata anche Solsequium, che segue il sole virgolette, perché i suoi fiori sbocciano quando splende il sole, sono sempre rivolti verso di esso e si chiudono quando si ritira, al tramonto.
Nonostante la bellezza e il colore intenso dei petali, nel linguaggio dei fiori la calendula significa sofferenza e dolore.
Secondo una leggenda greca, Afrodite, dea della bellezza, di fronte alla morte del suo amato Adone scoppio a piangere disperata: successe che, non appena le sue lacrime toccavano terra, si trasformavano in belle calendule.
Nella cultura greca, Infatti, il dolore veniva rappresentato da un giovane che portava con sé una ghirlanda di calendule.
9 Iris germanica (Iris blu)
Messaggio. Buone notizie.
- Una notizia Sara fonte di felicità e porterà grandi speranze.
- Inutile attesa di un messaggio da parte di una persona importante.
- Una brutta notizia sconvolge tutti i progetti e porta infelicità.
Il nome deriva dal termine greco Iris che vuol dire “arcobaleno”. esistono Iris di vario colore – anche per questo è associato all’Arcobaleno – e ciascuno ha un significato specifico: l’iris giallo è legato alla passione, quello bianco alla purezza, il viola alla saggezza, il blu alla speranza.
L’Iris nella mitologia
Secondo molti, il numero tre che ricorre nell’ Iris – i petali in posizione verticale, quelli girati verso il basso, i boccioli per stelo – rimanda alla Trinità. Ecco perché nell’iconografia Cristiana e spesso rappresentato come simbolo di fede e di saggezza. nel linguaggio dei fiori ha il significato di portare notizie, generalmente buone, legato alla mitologia greca.
Secondo la mitologia greca, Iris, la messaggera degli Dei, consegnava messaggi agli dèi e agli uomini scendendo e risalendo l’arcobaleno, un Passaggio che univa il monte Olimpo alla terra e agli abissi Marini. secondo un’altra versione della leggenda, invece, l’arcobaleno era la scia che Iris lasciava durante il suo cammino.
Il fiore del Re di Francia
La storia narra che Luigi VII, re di Francia dal 1137, dopo aver vinto una battaglia, si accorse che il campo su cui i suoi soldati avevano combattuto era ricoperto di Iris. Il re, pensando che quel fiore gli avesse portato fortuna, decise di rappresentarlo nel suo stemma regale e da quel momento l’iris fu chiamato Fleur de Luis, ” fiore di Luigi “. successe però che, per un probabile errore nella pronuncia, il fleur de Luis diventasse fleur del Lys, termine che in francese, invece, significa “Giglio”: lo stemma regale cambiò e al posto del l’iris accolse un bel Giglio.
Lo stesso errore deve essere stato commesso anche in Italia: il nome botanico del cosiddetto “giglio di Firenze”, infatti, e Iris Fiorentina. lyrische vediamo nello stemma della città e infatti tra i fiori più diffusi nelle sue campagne.
Usi magici
In Asia orientale questo fiore Era considerato un talismano contro i malefici e veniva dipinto sull’armatura dei soldati come protezione.
In Germania l’iris era usato per mantenere l’aroma della birra.
10 Narcissus poeticus (Narciso)
Illusione. Amore per se stessi, egoismo, nuovi inizi.
- Molte cose che non sono quello che sembrano: è la fantasia che conferisce loro una forma fallace.
- Una maschera nasconde la realtà, ma manca il coraggio di levarla.
- La maschera cade e svela un mistero.
Significati simbolici aggiuntivi
Il nome è il significato stesso di questo fiore originario della Persia derivano dal personaggio della mitologia greca che porta il suo nome. da sempre il narciso Infatti è soprattutto il simbolo dell’amor proprio, ma anche dei nuovi inizi. nella cultura cinese è simbolo di fortuna e di prosperità per l’anno nuovo. per i druidi, i sacerdoti celti, rappresentava la purezza.
Nell’antica cultura ebraica il narciso era il simbolo della bellezza e della fertilità femminile è il fiore prescelto nella celebrazione della Pasqua: la sua presenza sottolineava La rinascita, promessa di nuovo a gioia e felicità, rappresentata dalla resurrezione di Gesù Cristo.
Il mito di Narciso
Secondo il mito, Narciso era un giovane molto bello e superbo, di lui molti Si innamoravano, ma lui non si concedeva e respingeva chiunque gli si avvicinasse per aprirgli il cuore. Un giorno, però, un immagine riflessa in un lago catturò la sua attenzione: la bellezza di quella figura gli sembra così grande che se ne innamorò subito perdutamente. quando Narciso si rese conto che si trattava della sua stessa immagine, fu preso dalla disperazione. capi che non avrebbe mai potuto ottenere quell’amore e decise di lasciarsi morire. in quel punto non a quel fiore che porta il suo nome.
11 tulipa gesneriana (tulipano rosso)
Vanità. Dichiarazione d’amore, perdono.
- Presunzione Per capacità o meriti inesistenti.
- Credulità di fronte a elogi di un’altra persona verso se stessa, ma non tutto ciò che dice è vero.
- Un ostentazione espressa in pubblico può portare a seri problemi.
Il nome di questo fiore, proviene dall’antica Persia, deriva dal turco tulliband Cioè “turbante”, probabilmente per la forma del fiore che ricorda il tipico copricapo.
Per molti secoli il tulipano è stato simbolo delle dichiarazioni d’amore, con i diversi significati legati al colore: rosso vuol dire “amore”, giallo “Amore disperato”. Il Tulipano bianco, Invece, e usato per chiedere perdono.
Ferahd e Shirin
Secondo una leggenda persiana, il giovane Shirin un giorno dovete lasciare la sua amata fidanzata, Ferahd, per andare in cerca di fortuna. La ragazza aspetto allungo, ma Shirin non tornava. allora, disperata, alla ricerca dell’innamorato.
Viaggiò a lungo, soffri il freddo, la fame e la sete finché un giorno, ormai stremata e senza forze, cadde sopra a delle pietre taglienti. Ferahd inizio a piangere: sapeva che sarebbe morta senza rivedere Shirin. le sue lacrime si mescolarono al sangue delle sue ferite e, cadendo a terra, si trasformarono in bellissimi fiori rossi:i tulipani.
Simbolo di ricchezza e di potere
Durante l’impero Ottomano, i tulipani abbellivano i giardini e rappresentavano ricchezza e potere. gran Visir e sultani adoravano circondarsi di questi fiori e, per festeggiare la loro prima fioritura, organizzavano feste spettacolari: Le Corti Erano piene di Lanterne colorate per far risaltare la bellezza dei fiori.
I tulipani furono portati in Europa nel 1554 dall’ Ambasciatore austriaco a instanbul e riscossero subito grande successo. erano considerati i preziosi, tanto che le classi Borghesi inserivano i loro bulbi nella dote delle ragazze.
In Olanda Il Tulipano si diffuse subito rapidamente. forse un vero e proprio culto, tanto che fu creata un unità di misura per valutare le qualità dei bulbi, il virgolette per sit “, e i bulbi anche furono quotate in borsa.
12 Prunus laurocerasus (lauroceraso)
Vittoria.
- Il successo arriva quando si lavora con spirito sportivo.
- Speranza che altre persone collaborino per ottenere il risultato sperato.
- La vittoria arriva presto e porta con sé alcuni problemi.
13 papaver rhoeas (papavero)
Pigrizia, misantropia, mollezza di carattere. Orgoglio sopito, potere.
- Si sta perdendo il tempo: la vita passa e si muovono solo le dita.
- Mentre dormi tutto il mondo va avanti.
- Non basta avere idee geniali 2 punti è necessario sforzarsi per metterle in pratica.
Il Papavero Rosso o rosolaccio (papaver rhoeas), comune nei nostri campi nella tarda primavera, è blandamente sedativo e antispasmodico. Soggetto all’influsso di Saturno, è simbolo di pigrizia, misantropia e mollezza di carattere.
Se le sue proprietà soporifere hanno ispirato questi simboli, il colore parrebbe smentire col suo rosso intenso che evoca immagini solari.
Ai cristiani il racconto della passione morte del Cristo, con le sue carni sanguinanti, straziate dai chiovi e dal colpo di Lancia che ne aveva trafitto il cuore, aveva suscitato immagini pur pure; sì che incontrando nei campi della tarda primavera i rosolacci che in sanguinavano i campi di grano e le prode dei Sentieri, non poterono non evocarne il simbolo del fiore Redentore sbocciato nello scarlatto e nella Porpora del suo sacrificio.
Tarquinio e i papaveri
Questo fiore e anche associato al potere a causa di una leggenda che ha come protagonista un re di Roma. un giorno Tarquinio il Superbo, per mostrare al figlio il metodo più sicuro per impossessarsi di gabby, fece abbattere con un bastone i papaveri e più alti del suo giardino spiegandogli con un immagine simbolica che si dovevano Eliminare prima di tutto i cittadini più autorevoli o potenti. sicché nel linguaggio comune si dice gli alti papaveri della politica; oppure: “è stato qualche grosso papavero a procurargli quella carica.
Una volta, nella tradizione Popolare un suo petalo veniva usato come prova di fedeltà in amore: posto sul palmo della mano e colpito da un pugno doveva produrre uno schiocco per dimostrare che l’amato era Fedele.
14 convallaria majalis (mughetto)
Civetteria, affettazione. Verginità, innocenza, felicità.
- Troppi sforzi per apparire simpatici nascondono un disagio.
- Eccessiva attrazione per l’aspetto esteriore delle persone.
- Ci sono piaceri che sono fatti di semplici fuochi d’artificio come il fumo che esce da essi.
In botanica la pianticella è chiamata convallaria majalis: il primo nome deriva da quello latino di Lilium convallium, “Giglio delle Valli”, mentre il secondo significa ” di maggio “. si fa derivare invece “mughetto”, traduzione del Francese muguet, da noix musquette, la noce moscata, a causa del suo profumo che può anche provocare disturbi in chi indugi troppo ad aspirarlo. D’altronde si deve anche evitare di succhiarmi i fiori e di mangiarne le bacche. ma è anche un medicinale perché contiene una sostanza che rallenta e rinforza i battiti cardiaci.
Mughetto, il fiore di maggio
In Francia il primo maggio si portano all’occhiello i Mughetti per festeggiare la primavera. A Parigi li offrono per pochi Franchi all’angolo delle vie o all’entrata dei metrò. le loro foglie, grandi e slanciate come ali di uccelli, sbucano dalla terra, ma rimangono lungamente a volte per proteggere dalle ultime improvvise gelate lo stelo su cui si formano i fiori. quando questi ultimi, simili a tante campanelline, si schiudono a primavera inoltrata, sono ancora Verdi, ma basteranno poche ore di sole per farli diventare bianchi e profumati.
Il fiore bianco a forma di campanella è diventato in Francia anche sinonimo di un uomo che ostenta troppo la sua raffinatezza, simile all’intenso e fluvio che esso emana.
La leggenda cristiana
Secondo una leggenda cristiana i primi i mughetti sarebbero nati dalle lacrime della Madonna sparse ai piedi della croce: per questo motivo si dice che il loro colore verginale simboleggia la purezza.
Si incontra come simbolo di salvezza e attributo del Cristo in molte raffigurazioni del ciclo della nascita di Gesù e anche del Giudizio finale, dove spicca sempre nella parte del dipinto occupata dai beati.
Il Mughetto è ritenuto adatto soprattutto ai nati sotto il segno dell’Acquario, che al mattino devono profumarsi con la sua Essenza oppure versarne qualche goccia nel bagno: li aiuterebbe a smascherare e a vincere i nemici o i rivali. nel linguaggio dei fiori Può alludere di volta in volta alla verginità, all’innocenza, alla felicità, ma può anche lasciare messaggi meno gradevoli come: “sei leggera”, oppure: “sei senza pretese”, o infine esprimere un lamento: “sei indifferente”.
15 Mirabilis jalapa (Bella di notte)
Galanteria. Timidezza.
- Le buone maniere devono sempre essere apprezzate; non bisogna lasciarsi influenzare dalle persone maleducate.
- Chi si burla della bontà merita compassione.
- Chi si comporta galantemente può crearsi dei nemici.
Contrariamente a quanto avviene per la maggior parte dei fiori, la bella di notte schiude i suoi petali soltanto nel tardo pomeriggio, quando inizia a calare la sera. Proprio da questa caratteristica deriva nel suo nome e anche il suo significato, legato alla timidezza.
Il nome scientifico del genere a cui appartiene, Mirabilis, esprime invece tutta la bellezza di questo fiore: “mirabilis” in latino significa, Infatti, “meraviglioso”.
Questo fiorellino profumato è arrivato nel nostro continente soltanto nel 500, in seguito alle esplorazioni dei più grandi viaggiatori europei. Quando questi uomini raggiunsero il continente sudamericano, Infatti, si imbatterono – sulle alte e affascinanti montagne del Perù – in una pianta bellissima, dai molteplici e accesi colori. Non Ebbero esitazioni: decisero di imbarcare quei fiorellini sulle loro navi e di portarli nelle proprie Terre. e fu così che le belle di notte giunsero in Europa, attraversando l’oceano.
16 Helleborus viridis (elleboro verde)
Stupore.
- Cose strane che affascinano alcune persone e repellono altre.
- L’attrazione verso persone eccentriche non deve spingere imitarle.
- Stanno accadendo cose fantastiche, ma che hanno una spiegazione razionale.
Nel suo Florario, Cattabiani spiega che con i suoi fiori bianchi dalle antere dorate, che sbocciano proprio a dicembre l’elleboro sembra simboleggia l’alba del Solstizio invernale e l’oro del sole nuovo, bambino. Seguendo questa metafora, nel linguaggio dei fiori inizialmente l’elleboro fu associato a Dio ma, un po’ per l’uso farmaceutico, di cui era oggetto, un po’ per la leggenda sulla origine finì per significare “le tue pene avranno presto fine”.
Si racconta che mentre i Magi offrivano i loro doni al bambino divino passasse loro vicino una pastorella molto povera, anche lei recatasi alla grotta per omaggiare il bambino divino. Vedendo i ricchi doni portati dai tre re, la piccola si sentì mancare per la tristezza e la vergona poiché ella non aveva potuto portare alcun dono.
Mentre piangeva nascosta in un angolo, gli Angeli ebbero pena per il suo cuore e fecero sbocciare ai suoi piedi i fiori di elleboro così che anche lei potesse recare un dono. Nel XVI secolo, questa leggenda fu adattata dai missionari messicani alla Stella di Natale.
La prossima settimana pubblicherò i restanti sedici significati, nel frattempo mi piacerebbe sapere cosa pensi di quanto pubblicato fino ad ora, ti piace questo mazzo? Lo conoscevi? Nec spe, nec metu Irene Angelini (Bimbasperduta)
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