Moina non ebbe mai figli, ma con suo marito, portò avanti la progenie spirituale nella forma della Golden Dawn, RR et AC e AO, che tuttora influenzano fortemente l’occultismo. Fu grazie alla sua amicizia con Annie che furono in grado di finanziare il Primo Ordine, fu grazie alle sue capacità artistiche che furono in grado di permettersi l’arte visiva, e fu attraverso la sua volontà di permettere a se stessa di diventare una nave per gli spiriti che erano in grado di ottenere informazioni altrimenti irraggiungibili per loro in quel momento.
Ha vissuto una vita di devozione per suo marito e di devozione rituale al suo percorso spirituale. Il suo matrimonio fu un costante esperimento di guida divina, consacrazione e conversazione con esseri spirituali.
chiaroveggenti
Jeane Dixon, la veggente della Casa Bianca

Le elezioni presidenziali del 1960 saranno “dominate dal lavoro e vinte da un democratico che sarà assassinato o morirà mentre è ancora in carica, anche se non necessariamente durante il suo primo mandato”.
Ursula Kardos, la chiaroveggente più consultata di Berlino
Tra tutte le veggenti di cui abbiamo parlato Ursula Kardos è certamente la più singolare e soprattutto la figura più drammatica e che più di tutte ha pagato a caro prezzo il suo dono. Figlia di una russa e di un ungherese ebbe le prime esperienze di chiaroveggenza già all’età di sette anni. Dal 1932 […]