I Tarocchi di Bimbasperduta

Luglio 27, 2024

Antica Cartomanzia del Destino

Antica Cartomanzia del Destino è il nome italiano di un mazzo francese chiamato Jeu du Destin Antique, molto singolare e misterioso, pubblicato in Francia da Grimaud introno ai primi del Novecento.  Questo mazzo di carte enigmatiche, realizzato intorno al 1900 e di cui nulla si conosce riguardo le sue origini e i suoi artefici, si […]
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Antica Cartomanzia del Destino è il nome italiano di un mazzo francese chiamato Jeu du Destin Antique, molto singolare e misterioso, pubblicato in Francia da Grimaud introno ai primi del Novecento.

 Questo mazzo di carte enigmatiche, realizzato intorno al 1900 e di cui nulla si conosce riguardo le sue origini e i suoi artefici, si uniscono elementi di diverse origini. I re, le regine e i fanti appartengono alla maggior tradizione delle carte da gioco francesi, mentre i simboli delle altre carte affondano le proprie radici nell’antica cartomanzia. Agli angoli di queste carte sono rappresentati i simboli astrologici e un’ampia gamma di personaggi.

Antica cartomanzia del Destino e il canone francese.

Antica cartomanzia del Destino I ReSecondo la tradizione, le carte francesi devono seguire delle regole specifiche, dettate da un decreto napoleonico del 1813. Una di queste si riferisce al nome delle figure del mazzo: il re di cuori deve sempre essere Charles (l’imperatore Carlo Magno);  il re di picche, David (re d’Israele);  mentre Cesare (Giulio Cesare) è il re di quadri;  quello di fiori Alessandro (Alessandro Magno). Regine e  fanti, invece, non hanno alcun nome.

Nelle Sibille Antica cartomanzia de Destino, i quattro re della tradizione francese sono accompagnati dalle relative consorti impersonate dalle quattro regine. La regina di cuori è quindi Ermengarda, moglie di Carlo Magno; la regina di picche è la Giuditta biblica che solleva la testa di Oloferne; quella di quadri, la regina egiziana Cleopatra amante di Giulio Cesare; quella di fiori è Rossana, moglie persiana di Alessandro.

Per quanto riguarda i fanti, Rolando, l’eroe carolingio, è la figura del seme di cuori; Assalonne, il figlio di David che si ribellò al padre, e il seme di picche; Crasso, il triumviro romano molto ricco è il fante di quadri; infine, Perdicca, uno dei quattro generali di Carlo magno è il fante di fiori.

 

I Segni zodiacali e i quattro elementi

Le tre figure delle carte di cuori rappresentano la Primavera; i segni zodiacali raffigurati nell’angolo superiore destro corrispondono infatti all’Ariete( il re),  al Toro ( La regina)  e ai Gemelli ( Il  Fante),  che sono proprio i segni di questa stagione dell’anno. L’asso di cuori è in relazione con l’elemento Aria.

Le figure di fiori sono associate invece all’estate ( Cancro, Leone e Vergine); l’ Asso è associato all’elemento Fuoco.

Le figure di quadri rappresentano i simboli dell’autunno ( Bilancia, Scorpione, Sagittario), l’Asso s’identifica con l’elemento Acqua.

Infine, le figure di picche rappresentano l’inverno  (Capricorno, Acquario e, Pesci), l’Asso s’identifica con l’elemento Terra.

Gli Dei dell’Olimpo

I dieci sono associati agli dei dell’Olimpo Romano: Giove per i cuori e Saturno per i fiori; Marte è sui quadri e Mercurio sulle picche. Le Dee sono protagoniste dei numeri nove: Giunone è il nove di cuori; Venere quello di fiori e Cerere quello di quadri. Il nove di picche fa eccezione: è infatti dedicato alla Luna.

Queste carte possono anche essere associate a due a due: in questo modo il mondo celeste viene rappresentato dalla Luna e da Giove; il mondo terrestre da Marte e Venere; quello intellettuale da Mercurio e Cerere; quello elementale da Saturno e Giunone.

Gli otto e i sette rappresentano diversi personaggi. L’otto di cuori raffigura il sommo sacerdote; quello di fiori l’angelo; l’imperatore è l’otto di quadri e lo schiavo quello di picche.

Il sette di cuori è il matto o l’ispirato; quello di fiori l’eremita; il sette di quadri il trionfatore; quello di picche lo scudiero.

Se volete approfondire la conoscenza di questo mazzo scrivetelo nei commenti, sarò felice di creare articoli e video a tema; ora vi saluto e come sempre vi auguro di vivere:

nec spe, nec metu, senza speranza e senza paura.

Irene Bimbasperduta.

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